Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha accolto il ricorso presentato da Francesca Abagnale, disponendo il suo ingresso in consiglio comunale al posto di Gennaro Staiano.

La sentenza, emessa dalla Settima Sezione e firmata dalla presidente Maria Laura Maddalena e dall’estensore Maria Grazia D’Alterio, è stata resa nota nella serata di lunedì e pubblicata immediatamente all’albo pretorio del Comune.

Nonostante la decisione favorevole ad Abagnale, Gennaro Staiano ha ancora la possibilità di impugnare la sentenza dinanzi al Consiglio di Stato. Nel frattempo, dovrebbe comunque lasciare il proprio incarico in favore della neo-consigliera.

La reazione di Francesca Abagnale

Dopo la pubblicazione della sentenza, Francesca Abagnale che ha così commentato: “Esprimo immensa gioia e soddisfazione per il risultato ottenuto, per il quale esprimo un doveroso ringraziamento ai miei avvocati, Ciro Sito e Carmine Iovino. Attraverso la pronuncia del Tribunale Amministrativo di Napoli risulta pienamente rispettata la volontà elettorale, riservandomi ogni valutazione all’esito del deposito delle motivazioni”.

Le motivazioni della sentenza dovrebbero essere rese pubbliche nelle prossime settimane. Sul giudizio dei giudici, appare chiaro, abbia pesato l’esito della “verificazione” disposta proprio dal Tar, ed effettuata a fine gennaio.

Il contenzioso elettorale

Entrambi i candidati, Francesca Abagnale e Gennaro Staiano, avevano partecipato alle ultime elezioni comunali con la lista civica “La Forza Gentile con Ilaria Abagnale Sindaco”. Inizialmente, Staiano aveva ottenuto 300 voti, contro i 329 della Abagnale. Poi, in seguito al ricorso elettorale, il conteggio era stato rivisto, permettendo a Staiano di superare la sua avversaria. A seguito di questa inversione di risultato, Francesca Abagnale aveva presentato un nuovo ricorso al Tar, segnalando irregolarità nel calcolo dei voti.

Le sezioni interessate e le anomalie riscontrate

Secondo quanto evidenziato nel ricorso, gli errori riguardavano sei sezioni elettorali: la 5, 6, 9, 10, 13 e 15. In particolare, nelle sezioni 5, 6 e 15, la Abagnale aveva segnalato discrepanze evidenti che potevano essere risolte con un semplice riconteggio. Per le altre tre sezioni, invece, dai verbali erano emersi segni di correzione che, secondo la ricorrente, potevano indicare la presenza di irregolarità o persino ipotesi di reato. Queste anomalie hanno portato all’apertura di un’inchiesta da parte della magistratura, per verificare eventuali responsabilità.

L’inchiesta parallela della magistratura

La vicenda si sviluppa quindi su un doppio binario: da un lato il ricorso amministrativo al Tar, dall’altro un’indagine della procura di Torre Annunziata, che sta verificando se vi siano stati illeciti nella gestione dei voti.

Il riconteggio e la sentenza finale

A novembre 2024, il Tar aveva disposto un riconteggio parziale nelle tre sezioni in cui si ipotizzavano errori materiali, senza sospetti di manomissione. Le operazioni di verifica si sono svolte a fine gennaio presso la Compagnia dei carabinieri di Castellammare di Stabia, alla presenza dei candidati e dei loro legali.

I risultati del riconteggio hanno confermato la tesi di Francesca Abagnale, ripristinando l’esito originario dello scrutinio e decretando il suo ingresso in consiglio comunale. Di conseguenza, il Tar ha confermato ufficialmente questa decisione con la recente sentenza, sancendo l’uscita di Gennaro Staiano, che ora resta il primo dei non eletti.

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