Il Savoia, corsaro ad Olbia, rientra nella fortezza di Cardito, nella quale ha battuto, talvolta sonoramente, tutti gli avversari affrontati, perdendo lo scalpo solo contro la capolista Gelbison. Se consideriamo anche l’esilio forzato a Cercola, lo score casalingo diventa di dieci vittorie, un pareggio e due sconfitte, ovvero 31 punti raccolti sui 39 disponibili, 23 gol fatti e 8 subìti.

Diciamo che se i torresi avessero giocato tutto il campionato in casa starebbero da tempo festeggiando la promozione in Serie C, ma, purtroppo per loro, il campionato prevede anche le gare in trasferta, sino a poco fa tallone d’Achille dei campani. Lo straripante stato di salute resta in evidenza anche analizzando lo score recente: cinque vittorie ed un pari nelle ultime sei gare con tredici reti all’attivo e solo tre al passivo.

Le difficoltà in trasferta dell’Atletico Lodigiani

Di mal di trasferta soffre anche l’Atletico Lodigiani, che però non ha dalla sua il rendimento casalingo eccezionale degli oplontini ed infatti i romani sono in piena zona playout. Lontani dalle mura amiche hanno raccolto veramente poco: tre vittorie all’alba del campionato, poi più amarezze che gioie, condensate in tre pareggi e ben otto sconfitte. Nel girone di ritorno hanno fatto un solo punticino sui quindici disponibili e gliel’ha portato la Befana nella calza, difatti era il 5 gennaio, circa tre mesi fa.

Le scelte tattiche degli allenatori

Date queste premesse, i trainer apparecchiano la contesa nel modo più ovvio possibile. Fabiano tiene da conto il vecchio adagio calcistico “squadra che vince non si cambia” e tiene fermo lo schieramento tattico oramai consueto, ovvero il 3-5-2, modificando il minimo sindacale: inserisce il goleador Maniero al posto di Messina e Quirino come cursore di destra al posto di Borrelli. Anche oggi gli under in formazione base sono ben cinque a causa dell’indisponibilità di Bezzon e Schiavi.

Sul versante opposto mister Campolo si mette a quattro dietro con l’ex Nocerina Petti, solitamente difensore centrale, schierato come terzino sinistro. A centrocampo opta per un 3-3-3, mentre in attacco si affida a Marcheggiani (3 reti nelle ultime 4 gare), affiancato dai velocissimi Colasurdo e Armini.

Primo tempo: il Savoia sotto a sorpresa

Il Savoia, che ha realizzato 23 dei 35 gol all’attivo tra le mura domestiche, parte cercando subito il controllo del gioco. Tuttavia, la manovra non è fluida come al solito e le vere insidie verso la porta laziale sono pochissime. Tra queste, una serpentina di Negro fermata fortunosamente da Tarantino e una spettacolare sforbiciata di Maniero, alta sulla traversa.

Quando sembra che la partita possa restare bloccata, arriva il vantaggio dell’Atletico Lodigiani. Sugli sviluppi di un corner dalla destra, il pallone, dopo una spizzata sul primo palo, cade nell’area piccola dal lato opposto e vi piomba su come un falco Sini, che lo spinge in rete di prepotenza da pochi passi. Maniero, incaricato della marcatura, si dimostra troppo leggero nella copertura difensiva.

Lo svantaggio tramortisce i bianchi, che continuano a commettere grossolani errori. In particolare, Iaccarino perde completamente le misure del campo, permettendo agli avversari di creare diverse occasioni pericolose. Il Savoia rischia grosso, ma riesce a contenere il passivo grazie agli interventi di Bogne, che salva miracolosamente un gol praticamente fatto di Marcheggiani.

Si va così al riposo sullo 0-1 e appare evidente che mister Fabiano dovrà cambiare qualcosa per ribaltare la gara.

Secondo tempo: la rimonta del Savoia

La ripresa inizia con gli stessi effettivi, ma lo spirito dei bianchi è completamente diverso. Fabiano opta per un cambio tattico: inserisce la terza punta Messina al posto di Russo e Fiasco per Iaccarino, trasformando il modulo in un 3-4-1-2 con Maniero arretrato nel ruolo di suggeritore.

Il pareggio arriva dopo dodici minuti: Quirino calcia una punizione tagliatissima dalla trequarti sinistra, Maniero intuisce la traiettoria e la rimette di testa sul secondo palo, dove Negro incorna di prepotenza sotto la traversa.

L’inerzia della partita cambia completamente e il Savoia inizia a spingere con ancora più veemenza, mentre l’Atletico Lodigiani si spegne progressivamente. Il vantaggio arriva al 77’: Maniero lavora un pallone prezioso e serve Celli sul limite dell’area, che triangola con Bogne. Il camerunense si inserisce come una locomotiva e conclude in scivolata con una potenza devastante, scheggiando il palo interno prima di mandare la palla in rete. Azione da playstation che raramente si vede in queste categorie!

Il sigillo finale di Messina

Il Savoia non si accontenta e continua a premere per chiudere definitivamente la partita. Fabiano riequilibra la squadra con l’ingresso di Giglio per Maniero e Del Mondo per un esausto Quirino, ma la musica non cambia.

I bianchi trovano anche il terzo gol, sigillando la vittoria: Messina, su angolo dalla destra, si eleva in maniera perfetta e colpisce di testa con una forza incredibile, spedendo la palla in rete.

Un Savoia inarrestabile

La vittoria odierna, giunta in rimonta dopo un primo tempo sottotono, testimonia la forza tecnica, mentale e fisica di questa squadra. Anche i cali di tensione vengono affrontati con lucidità e risolti nel giro di un tempo.

La mano di Fabiano si vede eccome: il tecnico ha trasformato un gruppo timoroso in una macchina micidiale. La squadra ora è attesa a Pozzuoli per un’altra sfida cruciale. Il sogno playoff continua e il Savoia vuole dimostrare che nessun obiettivo è precluso!

Salvatore Curcio

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