Pompei: i calchi delle vittime del Vesuvio esposti presso la necropoli di Porta Nocera

Gabriel Zuchtriegel resterà alla guida del Parco archeologico di Pompei per altri quattro anni. La notizia, attesa da tempo, è stata confermata ufficialmente dallo stesso direttore del Parco, a margine della presentazione dell’ottava edizione di Pompei Theatrum Mundi, la rassegna teatrale che ogni estate anima l’antica città vesuviana con spettacoli e rappresentazioni nel suggestivo scenario del Teatro Grande.

Zuchtriegel ha colto l’occasione per esprimere la propria gratitudine al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per avergli rinnovato la fiducia proprio alla vigilia della scadenza del suo primo mandato quadriennale. Il direttore ha dichiarato: “Ringrazio il ministro per la conferma dell’incarico. Per me è un onore e una grande responsabilità continuare a lavorare in un sito unico al mondo, che negli ultimi anni ha vissuto una vera e propria rinascita grazie all’impegno di una squadra straordinaria e alla collaborazione con il territorio”.

Un bilancio di successo per il primo mandato

Durante i quattro anni appena trascorsi, il Parco archeologico di Pompei ha conosciuto una fase di eccezionale crescita e sviluppo. Sotto la guida di Zuchtriegel, sono stati portati avanti progetti ambiziosi sia sul piano della tutela e conservazione, sia su quello della valorizzazione e dell’accessibilità al pubblico.

I dati sui visitatori testimoniano il successo della gestione: nonostante le difficoltà legate alla pandemia nel primo periodo del mandato, il numero di ingressi ha registrato un costante incremento, superando nuovamente i tre milioni di visitatori annui, con un forte ritorno del turismo internazionale. Il sito si conferma così tra le mete culturali più visitate d’Italia e d’Europa.

Ma il successo non si misura solo in numeri. Negli ultimi anni Pompei ha attirato l’attenzione mondiale per importanti scoperte archeologiche, come quella della Casa di Leda e il Cigno, i ritrovamenti nella Regio V, e gli scheletri emersi in un cantiere di scavo nella villa di Civita Giuliana, contribuendo ad arricchire ulteriormente la narrazione storica dell’antica città.

La visione del “Parco diffuso”

Tra le cifre distintive della direzione Zuchtriegel, figura l’implementazione del concetto di “Parco archeologico diffuso”, che ha portato nuova linfa anche ai siti meno noti dell’area vesuviana.

Il direttore ha sempre sottolineato l’importanza di una rete integrata tra Pompei, Oplonti, Stabiae e Boscoreale, con l’obiettivo di valorizzare l’intero patrimonio archeologico del territorio e incentivare un turismo culturale più ampio e consapevole.

La storia dell’eruzione del 79 d.C. non è solo Pompei”, ha ricordato più volte Zuchtriegel. “Ci sono tante storie da raccontare, e tanti luoghi che meritano attenzione e cura. La sfida dei prossimi anni sarà proprio quella di continuare a lavorare su questa visione integrata, in dialogo con le comunità locali e con il mondo della ricerca”.

Prospettive future

La conferma alla guida del Parco per altri quattro anni consentirà a Zuchtriegel di dare continuità ai progetti già avviati e di lanciare nuove iniziative, molte delle quali sono già in fase di progettazione o in attesa di finanziamento. Tra queste, spiccano: l’apertura al pubblico di nuove domus finora inaccessibili; la realizzazione di percorsi inclusivi per persone con disabilità; il rafforzamento delle collaborazioni con università italiane e internazionali; il potenziamento della digitalizzazione e dell’interazione tecnologica nei percorsi di visita.

Con il secondo mandato, il direttore potrà anche consolidare i rapporti istituzionali con enti locali, ministero, soprintendenze e partner culturali, che in questi anni hanno sostenuto l’azione del Parco, contribuendo alla sua evoluzione da “museo a cielo aperto” a modello di gestione del patrimonio archeologico a livello europeo.

Un riconoscimento al lavoro svolto

Il rinnovo dell’incarico rappresenta, dunque, un riconoscimento al lavoro svolto, ma anche una nuova sfida. Gabriel Zuchtriegel, 42 anni, archeologo di origine tedesca, naturalizzato italiano, era stato nominato nel 2021 dopo la direzione del Parco di Paestum, prendendo il testimone da Massimo Osanna. La sua nomina aveva inizialmente suscitato qualche polemica, ma col tempo ha conquistato la fiducia degli ambienti culturali e delle istituzioni.

Oggi Pompei è tornata al centro della scena internazionale, e la conferma del suo direttore è il segnale che la strada intrapresa è quella giusta.

C’è ancora tanto da fare – ha concluso Zuchtriegel – ma se c’è una cosa che questi anni mi hanno insegnato è che Pompei non smette mai di sorprendere. E noi dobbiamo essere all’altezza di questa meraviglia”.

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