In relazione all’incendio che lo scorso 5 aprile è divampato presso il sito “Seneca” di gestione dei rifiuti nel comune di Scafati, sono disponibili i primi risultati del monitoraggio di diossine, furani e policlorobifenili diossina-simili dispersi in atmosfera, effettuato con un campionatore posizionato in un’area di probabile diffusione degli inquinanti, così come i primi dati forniti dal laboratorio mobile posizionato nei pressi del luogo dell’incendio (si rimanda al sito arpacampania.it per un quadro più ampio dell’intervento svolto dall’Agenzia).
Il primo ciclo di campionamento (5-6 aprile) evidenzia concentrazioni di diossine, furani e policlorobifenili diossina-simili pari 0,025 pg/Nm3 I – TEQ (picogrammi per normal metro cubo in termini di tossicità totale equivalente), inferiori ai valori di riferimento correntemente utilizzati dalla comunità scientifica, in particolare alle concentrazioni di tossicità equivalente indicate dal Lai, organismo tecnico della Repubblica federale tedesca, dell’ordine di 0,150 pg/Nm3 I – TEQ.
In relazione agli inquinanti monitorati dal laboratorio mobile, che includono polveri sottili PM10 e PM2,5, ossidi di azoto, benzene, toluene, xilene, biossido di zolfo, non si riscontrano superamenti dei limiti di legge applicabili (i dati del laboratorio mobile al momento disponibili si riferiscono a un periodo che va dal pomeriggio di ieri alle 10 di stamane).
Il monitoraggio è tuttora in corso, anche in altri punti di campionamento e con riferimento ad altri inquinanti. Ulteriori risultati verranno diffusi non appena disponibili.