È un ragazzo napoletano di appena 14 anni il giovane sottoposto a fermo di polizia giudiziaria questa notte dai Carabinieri della Compagnia Napoli Centro. Incensurato, è gravemente indiziato del tentato omicidio di un suo coetaneo, colpito con due fendenti nel cuore della città, in zona Piazza Dante, durante la notte.

I due adolescenti, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, si sarebbero dati appuntamento per un presunto chiarimento dopo un precedente litigio. Tuttavia, quello che doveva essere un incontro pacifico si è trasformato in un’aggressione brutale e improvvisa.

Il “chiarimento” si trasforma in un agguato

Secondo quanto emerso dalla testimonianza diretta della vittima e di altri testimoni presenti in piazza Dante alle 5 del mattino di ieri, il presunto aggressore avrebbe chiamato la vittima per un incontro, con l’intenzione di chiarire una lite avvenuta due giorni prima. Il motivo del conflitto? Una disputa futili che aveva visto coinvolto il fratellino della vittima, un bambino di soli 9 anni. Entrambi i giovani sono incensurati e provengono dal Rione Sanità.

Il presunto aggressore, tuttavia, non si è presentato a mani vuote: è uscito di casa già armato, con un coltello nella tasca del giubbotto, pronto a usare l’arma contro il coetaneo. E così è stato: senza esitazioni, ha colpito il ragazzo con due fendenti, una al braccio e una all’addome. Quest’ultima ferita è stata particolarmente grave e ha causato una copiosa perdita di sangue, rendendo necessario il trasporto immediato al pronto soccorso.

Un intervento tempestivo per salvare la vita della vittima

Nonostante le gravi condizioni, il ragazzo ferito ha trovato la forza di dirigersi al vicino pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini. Arrivato in ospedale pallido e sotto choc, il giovane è stato subito soccorso. Durante gli accertamenti, i medici hanno riscontrato una lesione all’addome e ferite da taglio al braccio sinistro.

Fortunatamente, grazie alla Tac, è stato escluso che la coltellata all’addome avesse lesionato organi interni vitali, come milza e intestino. Se la ferita fosse stata appena un centimetro più profonda, la situazione avrebbe potuto essere fatale. Il giovane, dunque, si è salvato per un pelo, ma le sue condizioni sono ancora gravi.

Le indagini lampo dei Carabinieri: telecamere decisive

Allertati dalla Centrale Operativa, i militari dell’Arma hanno avviato immediatamente le indagini. Dopo aver raccolto le prime informazioni dalla vittima, i Carabinieri si sono messi sulle tracce dell’aggressore.

Determinanti si sono rivelate le testimonianze di alcuni presenti e, soprattutto, le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona. I frame hanno mostrato chiaramente il volto e l’abbigliamento indossato dall’autore del gesto.

Grazie a queste prove, l’identificazione è avvenuta in tempi rapidissimi. Anche se inizialmente non reperito, il presunto aggressore è stato rintracciato poco dopo dai militari e fermato mentre indossava ancora gli stessi abiti sui quali c’erano le macchie di sangue del coetaneo.

Fermato e trasferito in un centro per minori

Il ragazzo, ritenuto responsabile del tentato omicidio, è stato accompagnato al Centro di Prima Accoglienza su disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Le indagini proseguono ora per accertare tutti i dettagli della vicenda e convalidare il fermo, nel rispetto della presunzione di innocenza prevista dalla legge.

Le forze dell’ordine stanno valutando anche l’origine del coltello utilizzato e se vi siano altri minori coinvolti nella vicenda, a vario titolo. L’episodio ha acceso nuovamente l’attenzione sul fenomeno della violenza tra giovanissimi, sempre più diffuso anche nel centro cittadino.

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