«Salviamo il Teatro Minerva, salviamo la nostra storia, salviamo il nostro futuro»: è questo l’accorato appello lanciato alla comunità e alle istituzioni dal direttore artistico Pino De Caro, dopo la conclusione della stagione teatrale che potrebbe essere l’ultima per uno dei più antichi teatri della Campania.
Il sipario rischia di calare definitivamente sul Teatro Minerva, simbolo storico e culturale di Boscoreale, che da anni lotta contro la mancanza di fondi e il silenzio istituzionale. A fronte di un contesto regionale che vede crescere nuovi poli culturali e spazi dedicati alla musica e all’arte, Boscoreale rischia di perdere il suo ultimo presidio culturale.
De Caro ha affidato ai suoi spettatori e abbonati una lettera in cui esprime tutto il dolore e la frustrazione per una chiusura che appare sempre più inevitabile: «Continuerò a combattere fino all’ultimo applauso, anche a costo di doverlo fare contro i mulini a vento. Il Teatro Minerva è un pezzo della nostra storia, e non possiamo permettere che venga cancellato».
Ad aggravare la situazione, l’assenza di finanziamenti da parte della Regione Campania e della Città Metropolitana di Napoli. Anche il contributo del Comune si è rivelato insufficiente per garantire la sopravvivenza di una struttura che da decenni rappresenta un punto di riferimento per la crescita culturale e sociale dell’intero territorio.
La chiusura del Teatro Minerva rappresenterebbe una ferita profonda per una comunità che già soffre per la carenza di spazi aggregativi, soprattutto per i giovani. Da qui, l’appello rivolto non solo alle istituzioni, ma anche agli artisti, ai cittadini e al mondo della cultura: «Unitevi a noi – si legge nel comunicato – e sensibilizzate l’opinione pubblica. Non lasciamo che il Teatro Minerva diventi un ricordo. Agiamo ora, prima che sia troppo tardi».
Un appello che è già diventato un grido collettivo. Perché quando chiude un teatro, si spegne una luce. E questa, per Boscoreale, è una luce che vale la pena difendere.