L’Anfiteatro degli Scavi di Pompei, un tempo arena per giochi cruenti e cacce agli animali, si trasforma oggi in un luogo di bellezza e condivisione. “Era un luogo di giochi, gladiatori, di caccia agli animali, un tipo di intrattenimento abbastanza sanguinoso. Io trovo bellissimo che oggi diventi un luogo per concerti, per la bellezza, per stare insieme”, ha commentato il direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel.
Dal 27 giugno al 5 agosto, l’antico sito ospiterà la seconda edizione della rassegna “Pompei è Musica”, curata dal direttore artistico Giuseppe Gomez, con un cartellone che fonde musica internazionale e storia millenaria. Sul palco si esibiranno nomi di rilievo come Andrea Bocelli, Riccardo Muti, Gianna Nannini, i Dream Theater, Jean-Michel Jarre, Antonello Venditti, Stefano Bollani, Ben Harper, Jimmy Sax, Nick Cave, Bryan Adams, Serena Rossi e Wardruna. Alla presentazione ufficiale dell’evento, tenutasi oggi, erano presenti anche il sottosegretario alla Cultura Giammarco Mazzi, il sindaco Carmine Lo Sapio, il direttore del parco Zuchtriegel e, tra gli ospiti, gli artisti Jean-Michel Jarre e i Wardruna.
“Una comunicazione molto forte”, ha dichiarato Mazzi, parlando dell’iniziativa, che “combina la bellezza di luoghi eterni e il linguaggio universale della musica che diventa esperienza”. Il sottosegretario ha poi sottolineato l’importanza di rendere vivi i luoghi culturali: “Sempre di più un’alleanza tra i beni culturali e le attività culturali. Perché le attività culturali portano vita nei luoghi della cultura che altrimenti rischiano di essere meravigliosi, ma se sono soltanto protetti da un atteggiamento conservativo rimangono un qualcosa nella memoria, ma non vivono, non respirano come deve respirare l’uomo contemporaneo”.
Zuchtriegel ha inoltre ricordato che l’anfiteatro, un tempo capace di ospitare fino a 20.000 spettatori, oggi accoglie molte meno persone, ma “accanto agli interventi che noi facciamo per la conservazione, l’accessibilità del sito, ci vuole poi sempre un impegno per rendere questi luoghi vissuti”.
Il direttore ha anche illustrato i lavori in corso: “Si parla molto di patrimonio materiale e immateriale – dice il direttore Zuchtriegel – in questi mesi stiamo portando avanti un intervento nell’Anfiteatro di Pompei per non solo fare manutenzione. Ci sono delle gallerie sotterranee poco indagate e adesso capiremo un po’ meglio, c’è anche un aspetto di ricerca di conoscenza di questi interventi, però tutto questo non è altro che la base per la dimensione immateriale dei nostri luoghi della cultura, forse una volta si sarebbe detto spirituale, la capacità di questi luoghi di trasformare la nostra esperienza nella nostra visione del mondo”.
Sarah Riera