Sarà un testa-coda il match di lunedì sera: Napoli-Empoli è un incrocio decisivo per le sorti dello scudetto e della salvezza, che vedrà campani e toscani contendersi i tre punti per i rispettivi obiettivi in un “Maradona” colmo in ogni ordine di posti per l’undicesima volta in sedici partite (sesto sold out di fila). La classifica recita Napoli secondo a 65 punti, a tre punti dalla capolista Inter, Empoli terz’ultimo a 24 punti a 7 giornate dal termine.
Qui Empoli
La compagine allenata da mister Roberto D’Aversa vuole giocarsi le residue chance di salvezza ma per fare ciò deve invertire la tendenza. Infatti, l’Empoli non vince dalla quindicesima giornata e ormai sono 16 i turni da quando i toscani non abbracciano i 3 punti. L’ultima vittoria è quella ottenuta in trasferta contro il Verona per 4-1 l’8 dicembre 2024.
Nelle ultime due giornate c’è stato qualche timido segnale di ripresa che hanno portato in dote due pareggi con Cagliari (0-0) e Como (1-1). I toscani devono fronteggiare l’emergenza vista la lunga lista di indisponibili (Sazonov, Pellegri, Maleh, Zurkowki, Anjorin, Silvestri, Ismajli) a cui in settimana si è aggiunto l’attaccante Kouamè, operato a un legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Nonostante la sfortuna che ha falcidiato la rosa, l’Empoli ha la ferma convinzione di giocarsi il tutto per tutto lunedì sera, per lanciare la volata salvezza che li vedrà successivamente impegnati quattro volte in casa contro Venezia, Lazio, Parma e Verona e due volte in trasferta contro Fiorentina e Monza.
La formazione di D’Aversa pratica il 3-4-2-1 e questa potrebbe essere la formazione iniziale: Vasquez; Goglichidze, Mariannucci, Viti; Gyasi, Grassi, Henderson, Pezzella; Se.Esposito, Fazzini; Colombo. Alternative: Cacace come trequartista, Solbakken in attacco e Kovalenko in mediana.
Qui Napoli
Per rimanere in scia all’Inter che avrà il Cagliari in casa (si gioca sabato alle 18), gli azzurri hanno solo un risultato a disposizione per continuare a coltivare il sogno scudetto. La formazione di mister Antonio Conte sta disputando buoni primi tempi, mentre nella ripresa la luce sembra spegnersi in campo.
Di questo Napoli bello ed efficace a metà non se ne capiscono le ragioni (fisiche, mentali o per mancanza di alternative efficaci in panchina?), ma l’effetto esiziale è la perdita di punti per l’incapacità di chiudere il match con un colpo da ko, nonostante il vantaggio iniziale come capitato contro il Bologna.
Va intensificata la produzione di occasioni gol in zona d’attacco per migliorare il bottino di reti segnate (48 contro le 69 dell’Inter), magari osando di più a questo punto della stagione anche a costo di pagare dazio in difesa, che attualmente fa registrare numeri da record con solo 25 gol presi. Tatticamente il Napoli dovrà anche cercare di migliorare il possesso palla specie nei momenti topici della partita per gestire un eventuale vantaggio: la compagine di Conte è solo nona nella classifica di questa abilità con circa il 53% di percentuale.
Lunedì sera il Napoli potrà esorcizzare i suoi fantasmi indossando la nuova maglia per celebrare i 2500 anni dalla nascita di Neapolis. La casacca si chiama Partenope Jersey ed è la quarta maglia del club, la cui vendita è già stata lanciata per 2.500 esemplari (tanti quanti gli anni di Napoli) a seguito di una oculata campagna di marketing.
Il tutto, fermo restando che 2500 anni fa è nata “Nea Polis” e precisamente la zona dei quartieri. La Città nuova che nasceva proprio a fronte della prima città, appunto Partenope, il primo insediamento di 2800 anni fa che diede vita a quella che oggi è Napoli. Quindi l’errore fatto dall’amministrazione napoletana, decurtando di 300 anni la storia di Napoli, si riflette anche sul nome della nuova casacca del Napoli che dovrebbe scegliere tra Partenope 2800 o Neapolis 2500.
Mister Conte avrà qualche titolare assente come Anguissa e Di Lorenzo (prima volta in questo campionato per il capitano), entrambi squalificati, a cui si è oggi aggiunto Buongiorno, out per tendinopatia a muscolo adduttore lungo della coscia destra. Per il difensore si prevedono 2 settimane di stop, con la speranza di recuperarlo per il match contro il Torino del 27 aprile. Anche Spinazzola non è al 100% e rimane da valutare, mentre Meret e McTominay sono arruolabili dopo il forfait del pipelet per influenza prima della partita contro il Bologna e del centrocampista sostituito per un colpo all’anca nel corso della ripresa contro i felsinei.
Il modulo adottato da mister Conte sarà il 4-3-3 con questa probabile formazione: Meret; Mazzocchi, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Gilmour, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Neres.
All’andata il Napoli vinse per 1-0 grazie al gol di Kvaratshelia, che ora sta portando il PSG verso la semifinale di Champions dopo il successo nel campionato francese. Ora il 77 georgiano non c’è e toccherà a Davis Neres dare fantasia e vivacità all’attacco partenopeo per puntare al successo contro i toscani, in un match dove probabilmente tutta la pressione sarà sulla squadra di casa con l’Empoli chiuso inizialmente in bunker e pronto alle ripartenze. Nella scorsa stagione alla 12esima giornata (12 novembre 2023) l’Empoli sconfisse il Napoli in casa per 1-0 con un gol al 91’ di Kovalenko
Domenico Ferraro