Il cadavere di un ragazzo di 19 anni, residente a Succivo, è stato rinvenuto questa mattina, domenica delle Palme, freddato all’alba mentre era solo nella sala giochi.
Il corpo di Davide Carbisiero, 19 anni, originario di Succivo, è stato rinvenuto senza vita alle 7 di questa mattina all’interno della sala slot “Royal Beautiful”, in via Enrico Berlinguer a Cesa. Il giovane è stato colpito da almeno tre proiettili, esplosi da distanza ravvicinata mentre si trovava all’interno del locale, apparentemente deserto al momento dell’agguato.
Secondo quanto trapelato, Carbisiero era intento a giocare alle slot machine quando è stato raggiunto dai colpi d’arma da fuoco. Il locale si trova lungo la strada che collega Aversa a Caivano, in una zona semi periferica.
Indagini serrate: al vaglio i legami personali della vittima
I primi ad arrivare sul posto sono stati i carabinieri della Stazione di Cesa, seguiti poco dopo dal Nucleo Investigativo del Gruppo di Aversa, che ha avviato i rilievi tecnico-scientifici all’interno del locale, ora sottoposto a sequestro.
La vittima, incensurata e secondo le prime testimonianze benvoluta nella sua comunità, non risultava coinvolta in ambienti criminali. Tuttavia, gli inquirenti non escludono alcuna pista, dalla lite improvvisa a un agguato premeditato.
Tra le ipotesi al vaglio, una in particolare viene approfondita: il possibile legame con il padre della fidanzata del ragazzo, recentemente uscito dal carcere dopo una condanna per spaccio di stupefacenti. Al momento, però, non ci sono conferme ufficiali su un collegamento diretto tra l’omicidio e tale circostanza.
Colpito più volte da distanza ravvicinata
L’analisi medico-legale ha confermato la presenza di almeno tre ferite da arma da fuoco sul corpo del 19enne. I proiettili lo avrebbero raggiunto al busto e, forse, anche alla testa, segno che chi ha sparato voleva uccidere senza lasciare scampo.
Gli investigatori stanno ora analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti sia all’interno che all’esterno del locale. Si cercano testimoni e si stanno ricostruendo gli ultimi spostamenti della vittima nelle ore precedenti all’omicidio. Un particolare di rilievo è che la sala slot, al momento del delitto, fosse priva di altri clienti o testimoni: un elemento che alimenta l’ipotesi di un’azione studiata e mirata.
Un ragazzo tranquillo, sarà l’autopsia a dare ulteriori certezze
A Succivo, dove Davide Carbisiero viveva con la famiglia, la notizia ha provocato sgomento e incredulità. Molti lo descrivono come un ragazzo tranquillo e lontano da guai. Sui social, nelle ultime ore, si moltiplicano i messaggi di cordoglio e solidarietà rivolti alla famiglia.
L’autopsia e gli accertamenti balistici previsti nei prossimi giorni potrebbero fornire ulteriori dettagli utili a ricostruire con esattezza la dinamica dell’omicidio.
Per ora, gli inquirenti mantengono il massimo riserbo e invitano chiunque abbia visto o sentito qualcosa a farsi avanti. La Procura della Repubblica di Napoli Nord ha aperto un fascicolo per omicidio volontario.
Un mistero ancora senza risposte
A poche ore dal delitto, le domande restano molte: chi ha sparato a Davide Carbisiero? Perché un giovane senza precedenti, apparentemente lontano da ambienti criminali, è stato ucciso con modalità così efferate? L’inchiesta dovrà stabilire se dietro l’agguato si nasconda una vendetta trasversale, un messaggio o un conflitto personale degenerato in tragedia.
Quel che è certo, per ora, è che la vita di un ragazzo di 19 anni è stata spezzata in modo brutale, e che un’intera comunità ora attende risposte.