Un 74enne napoletano, già noto alle forze dell’ordine, ha escogitato un elaborato stratagemma per evitare lo sfratto dall’abitazione in cui risiede da tempo, ma per la quale non pagava l’affitto da oltre un anno.
Il singolare episodio si è verificato in via Teofilo Patini, nel quartiere Arenella, lo scorso 1° aprile. Un ufficiale giudiziario si è recato presso l’abitazione dell’anziano per eseguire lo sfratto esecutivo. Ma l’uomo, mostrando un presunto documento ufficiale, ha dichiarato di non poter lasciare l’immobile: sarebbe infatti sottoposto a detenzione domiciliare proprio in quella casa, per ordine del Tribunale di Sorveglianza di Napoli.
Il documento sembrava autentico: intestato alla stazione Carabinieri Vomero-Arenella, completo di notifica e firma di un militare. Tuttavia, l’avvocato della proprietaria dell’immobile, insospettito dalla situazione, ha allertato i Carabinieri, che hanno immediatamente avviato le verifiche.
Le indagini hanno svelato l’inganno: il 74enne aveva riciclato carta intestata e firma da una vecchia denuncia di smarrimento da lui stesso presentata, assemblando un falso documento con riferimenti a una reale condanna penale risalente però al 2016. Una vera e propria truffa “artigianale”, confezionata per guadagnare tempo e ritardare l’allontanamento.
Il pensionato è stato denunciato per falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, e l’iter per lo sfratto è stato regolarmente riattivato: sarà eseguito nelle prossime settimane.
Un caso che, nonostante l’ironia della data, non ha nulla di scherzoso.