Identificate le vittime della tragedia funivia del Faito a Castellammare. L’inchiesta della Procura

Quattro persone hanno perso la vita e una è in gravi condizioni in ospedale. La vicenda è ora al centro delle indagini, con il focus sulle cause della rottura del cavo di trazione e sul funzionamento dei freni di emergenza. La funivia aveva superato una verifica di sicurezza un anno fa

Il pomeriggio del 17 aprile 2025 si è trasformato in una tragedia che ha sconvolto Castellammare di Stabia e l’intera nazione. Una delle attrazioni turistiche più suggestive della zona, la funivia del Monte Faito, è stata teatro di un terribile incidente, che ha causato la morte di quattro persone e il ferimento grave di una quinta.

Chi sono le vittime

Le vittime identificate finora includono tre turisti e un dipendente dell’EAV. Tra le vittime, figurano tre turisti britannici e un cittadino israeliano. Le autorità locali hanno confermato che la rottura del cavo di trazione avrebbe provocato la caduta in un dirupo della cabina a monte, dove si trovavano le vittime. La cabina a valle è invece rimasta bloccata e le 9 persone a bordo, quasi tutti turisti, sono state fatte scendere con le imbragature. I soccorsi sono stati effettuati nonostante le pessime condizioni meteo e la forte nebbia.

La prima vittima identificata è Carmine Parlato, 59 anni, operatore di bordo con anni di esperienza.

Le altre vittime sono Graeme Derek Winn e la consorte Elaine Margaret, di 64 e 57 anni, erano in vacanza in costiera sorrentina, da sempre meta privilegiata per i turisti del Regno Unito.

La quarta vittima è la 24enne turista araba israeliana Janan Suliman. Il fratello di Janan, Thaeb, 23 anni, è l’unico sopravvissuto, ricoverato in condizioni critiche nell’Ospedale del Mare di Napoli. Si trova attualmente in gravi condizioni presso l’ospedale di Napoli, ma le sue condizioni sono stabili.

La dinamica dell’incidente

La tragedia si è consumata in pochi istanti, alle 14:46 di ieri 17 aprile, sui pendii del Monte Faito, nel territorio di Castellammare di Stabia. La cabina della funivia a monte, quasi a mille metri di quota, si è improvvisamente arrestata: il cavo di trazione si è spezzato. Ma mentre per la cabina a valle il freno di emergenza ha funzionato ed ha bloccato la cabina consentendo il salvataggio delle persone a bordo, a monte qualcosa non è andata come doveva provocando la morte di passeggeri e macchinista.

A quanto pare il freno di emergenza non ha funzionato. È cominciata così la folle corsa all’indietro lungo un chilometro e mezzo, fino al drammatico schianto con il pilone e il salto nel vuoto.

L’inchiesta della procura

Sulla tragedia è stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Torre Annunziata, diretta dal procuratore Nunzio Fragliasso. Il pm di turno, Giuliano Schioppi, ha avviato le indagini ipotizzando i reati di omicidio colposo e disastro colposo.

I punti centrali dell’indagine riguardano tre aspetti fondamentali:

  • la rottura del cavo di trazione,
  • il mancato funzionamento del freno di emergenza,
  • l’opportunità di far funzionare la funivia con condizioni meteo avverse, vista l’allerta gialla e il forte vento segnalati.

Le condizioni meteo e la riapertura recente

Secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato di Eav, Umberto De Gregorio, la funivia era stata riaperta solo dieci giorni fa «con tutte le condizioni di sicurezza». In merito alla scelta di tenere in funzione l’impianto nonostante il vento, De Gregorio ha specificato: «Sulle condizioni del tempo decide il direttore di esercizio. In questo caso evidentemente si è ritenuto che non ci fossero condizioni tali da far disporre una chiusura».

Tuttavia, il 15 e il 16 aprile la funivia era rimasta chiusa proprio a causa del maltempo. Un fatto che aggrava i dubbi sulla valutazione delle condizioni meteorologiche nella giornata dell’incidente.

Verifica della sicurezza della funivia nel 2024

A pochi giorni dal disastro, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (ANFSIA) ha rilasciato un comunicato ufficiale confermando che la funivia del Monte Faito era stata oggetto di una verifica di sicurezza nel mese di marzo 2024, come previsto dalla normativa. La società EAV ha trasmesso la documentazione necessaria, comprese le relazioni tecniche che attestano l’idoneità dell’impianto alla prosecuzione delle operazioni in sicurezza.

Secondo quanto dichiarato dall’ANFSIA, l’ispezione ha incluso anche verifiche sui cavi di trazione, ma non sono emerse anomalie che avrebbero potuto far presagire un cedimento. Nonostante ciò, l’ente ha avviato un’indagine interna per verificare se la manutenzione ordinaria e straordinaria sia stata effettuata correttamente. È stato confermato che la società EAV aveva completato i controlli necessari e aveva attivato tutte le procedure di sicurezza.

Rimosso cavo su linea elettrica Circumvesuviana

Terminata l’operazione di recupero dei corpi delle quattro vittime dell’incidente di ieri sul Monte Faito a Napoli, i Vigili del Fuoco hanno rimosso nella notte il cavo della funivia finito sulla linea elettrica della sottostante Circumvesuviana, con conseguente impossibilità di transito dei treni.

Sono 20 i caschi rossi attualmente impegnati nelle operazioni. Prevista la messa in sicurezza della cabina precipitata per evitare ulteriori movimenti lungo il pendio.

Quattro morti nel crollo della funivia del Monte Faito, tragedia a Castellammare di Stabia

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteA Claudia Ciampa il premio “Mamma dell’anno 2025”
SuccessivoGrande impresa per il Volley Napoli: battuta la prima in classifica e raggiunti i playoff
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.