Dramma familiare questa sera, giovedì 24 aprile, nel cuore di Torre Annunziata. Un anziano quasi 91 anni, ex operaio della Dalmine, si è tolto la vita lanciandosi dal balcone del quinto piano della sua abitazione, dopo aver ripetutamente colpito la moglie alla testa con un martello. Il tragico episodio è avvenuto in via Carminiello 21, all’interno del Parco Dalmine Sud, complesso residenziale che prende il nome dallo storico stabilimento siderurgico della città.

L’aggressione e la richiesta d’aiuto prima del suicidio

Secondo quanto emerso da una prima ricostruzione dei Carabinieri, l’anziano avrebbe aggredito la moglie 78enne, colpendola più volte alla testa con un martello da lavoro, provocandole profondi traumi cranici. In un gesto di lucidità immediatamente successivo all’aggressione, l’uomo avrebbe bussato alla porta dei vicini sul pianerottolo, chiedendo aiuto e segnalando le condizioni critiche della moglie. Pochi istanti dopo, mentre i residenti stavano allertando i soccorsi, si sarebbe diretto sul balcone e si sarebbe gettato nel vuoto, trovando la morte sul colpo nel cortile interno.

La donna è viva, ma ha riportato gravi ferite

L’anziana è stata soccorsa tempestivamente dal personale del 118 e trasportata in codice rosso all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. I medici le hanno riscontrato gravi ferite lacero-contuse alla testa, ma al momento non sarebbe in pericolo di vita. È stata ricoverata in osservazione, in condizioni serie ma vigile e cosciente.

I vicini: “Si sentivano spesso litigi”

I carabinieri hanno messo sotto sequestro l’abitazione e stanno raccogliendo testimonianze dei vicini, alcuni dei quali avrebbero riferito di frequenti discussioni tra i due coniugi. “Li sentivamo litigare anche animatamente, ma mai avremmo pensato a una cosa del genere”, ha detto una residente dello stabile. La coppia viveva insieme da molti anni e non aveva figli né parenti prossimi. Secondo quanto riferito, l’uomo appariva da tempo fragile e disorientato, e non è escluso che potesse soffrire di problemi cognitivi o psicologici.

Le indagini: possibili cause legate a fragilità mentale e stress

La Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo per tentato omicidio e suicidio e ha disposto l’autopsia sul corpo dell’uomo. Gli inquirenti non escludono che il gesto sia stato dettato da una condizione di fragilità mentale, legata all’età, a problemi di salute non diagnosticati, o a un contesto domestico difficile e stressante. Sul tavolo anche l’ipotesi di un crollo psichico improvviso, innescato da una situazione di isolamento.

Le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio della vicenda. Ulteriori aggiornamenti sono attesi nelle prossime ore.

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